Est Antigoriu, è cosa antica. Forse in nessun’altro luogo della nostra Italia è possibile sentire il battito del tempo come nella bella Sardegna, una terra enigmatica, ricca di miti e leggende, una terra che da tempo s’interroga sulle sue origini e, non trovando risposte certe (Egiziani, Atlantide e così via), continua a interrogarsi e a interrogare le testimonianze del tempo rappresentate dai complessi megalitici e nuragici e dalle tante leggende e miti che gravitano sull’isola. Il libro Est Antigoriu di Claudia Zedda nasce da queste domande e si sviluppa come un viaggio in terra sarda, in un profluvio di odori, in un caleidoscopio di tradizioni e folklore capace di avvinghiare anche chi isolano non è. Perché la malia della Sardegna è ammaliante e ipnotica come solo una amante appassionata ed esigente sa esserlo.
E le donne hanno tanta parte nel libro di Claudia Zedda, e non per spirito di parte bensì come naturale deduzione a seguito dello studio dei miti, delle feste e delle tradizioni stesse. Una terra magica come già detto, sciamanica per certi versi, protesa verso la Grande Dea Madre, genitrice e nutrice dell’umanità. Le streghe, le accabadoras (anche dette sterminatrici in un bellissimo albo del bonelliano Dampyr) e le dee testimoniano l’attenzione all’elemento femminile e fertile, in totale accordo con una visone per certi versi ancora arcaica ed arcadica. Il libro Est Antigoriu di Claudia Zedda è consigliato tanto a chi intende avvicinarsi alla cultura sarda quanto a chi intende approfondirla. Un libro moderno ed antico insieme, un libro adatto agli studiosi e agli spiriti liberi di questa momento storico. A volerla dire con un linguaggio più vicino al marketing è un libro Glocal; ma queste definizioni da tassonomista trovano il tempo che trovano perché i libri si dividono, sic et simpliciter, in due categorie: quelli belli e quelli brutti. Est Antigoriu di Claudia Zedda, edito da La Riflessione è un bel libro.
Il motivo per il quale butto la prima parola su quella carta che poi sarà la pagina di un nuovo libro, è sempre lo stesso: approfondire la conoscenza di quell’isola che il destino mi ha dato per casa. L’intento si assomiglia sempre: scoprirla, riscoprirla, ritrovarla, calcando sentieri nuovi, passando per i vecchi con occhio attento, soffiando contro secoli di polvere che nasconde e altera. Ogni parola su carta è un’esperienza vissuta, un sentimento condiviso, un’emozione messa da parte per il futuro. E’ questo l’unico modo per vivere la Sardegna.
Est Antigoriu è un viaggio in terra sarda, un mosaico di profumi, usi, tradizioni, folklore e sentimento isolano che dà forma all’isola esattamente come l’autrice la percepisce.
E’ lo stesso titolo a definire la terra sarda antica, nel fascino, nella cultura, nella gastronomia, nell’arte e nell’architettura, nei suoni e in quei sentimenti che sparpaglia come grano al vento, capace come s’è dimostrata di trattenere dell’antico solo il meglio.
L’isola viene letta e riletta sotto diversi aspetti: con gli occhi di donna tradita, amata, protetta o esposta, con lo sguardo delle Dee che l’hanno abitata, rivivendo feste, attraversando malattie e cure, sognando della Sardegna di ieri e ripercorrendone la storia attraverso l’arte che al suo interno vide nascere, d’intreccio, di pittura, di foto.
A chiudere questo viaggio morbido e profondo un diario di viaggio per conoscere la terra sarda guardandola con gli occhi di chi la ama
Massimo Bencivenga
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